Gli ospedali vanno aperti, non chiusi. Dieci anni fa, una “lungimirante” amministrazione regionale decise che ne avevamo abbastanza e chiuse l’ospedale San Giacomo, situato al centro di Roma. Da allora, oltre 400mila lavoratori e residenti, rischiano di riversarsi quotidianamente nei tre ospedali vicini, con tutto ciò che ne consegue. Senza considerare che il San Giacomo è situato nel I Municipio, il più alto in quanto a densità di incidenti per moto, biciclette e pedoni, e per affluenza turistica.
In 10 anni solo i comitati cittadini e gli ex dipendenti hanno dato battaglia, mentre la Regione è rimasta immobile, salvo tentare di cambiare destinazione d’uso al palazzo del 1300 o cercare di venderlo, e nel frattempo pagare un salatissimo affitto di 2 milioni l’anno inutilmente. Ma il San Giacomo per me è un simbolo. Per me è la battaglia va oltre. Va a tutti gli ospedali chiusi nelle periferie, nei comuni montani o isolati, i cui abitanti hanno visto progressivamente chiudersi reparti, pronto soccorsi, presidi ospedalieri.
Mercoledì in Consiglio discuterò la mozione che impegna la giunta a prendersi le sue responsabilità, chiedendogli di riaprire questo storico immobile, ormai in stato di totale abbandono, Proprio come la nostra sanità pubblica.