Percorrendo in lungo e in largo il Lazio durante la mia attività di consigliere regionale, sempre al servizio dei cittadini, ho incontrato molti padri separati costretti dalle difficoltà economiche a vivere in macchina. Un trauma con ricadute pesanti anche sul rapporto con i figli. Adesso, grazie a una legge regionale che ho fortemente voluto, per evitare questi drammi saranno a disposizione 900.000 euro l’anno, che permetteranno l’erogazione di contributi per l’affitto non inferiori a 200 euro e l’individuazione di immobili di proprietà pubblica da destinare ad alloggi con canoni di locazione agevolati. Ci saranno anche altri fondi per misure di sostegno economico, tra cui un contributo una tantum, di importo non superiore a diecimila euro, riconosciuto al genitore in condizione di disoccupazione involontaria. È un primo passo della politica del fare, tipica di chi è abituato ad agire invece che promettere, verso una normativa equa, indispensabile in questa fase di crisi, che ha aumentato drammaticamente la povertà.