Da quando sono diventato consigliere regionale, il mio obiettivo è stato sempre e solo uno: rispettare il motto che aveva accompagnato tutta la nostra campagna elettorale. #PRIMAGLIULTIMI. Due parole per ridare una speranza alle periferie, intese come luoghi fisici, ma anche morali. Un aiuto concreto alle persone normali, quasi sempre dimenticate dalla politica negli ultimi anni.
E con il gruppo di lavoro del Movimento dello Scarpone, abbiamo cominciato subito ad occuparci di cose concrete, di proposte di legge per migliorare la vita della gente NORMALE, di tutti noi cittadini, delle persone che ogni mattina si alzano per andare a lavorare. Oggi voglio parlarvi di una proposta di legge a cui tengo molto, specifica per tutti quegli operai che ogni giorno lavorano sui palazzi e sulle case dove tutti noi abitiamo con interventi di costruzione o ristrutturazione. Il Lazio, purtroppo, a differenza di altre regioni che hanno già provveduto, è terribilmente indietro nella promozione di iniziative finalizzate ad estendere la cultura della prevenzione e della tutela della salute e sicurezza nei cantieri.
Ogni anno nella nostra regione si verificano numerosi incidenti sul lavoro e la causa più frequente di infortunio o di morte rimane proprio la caduta dall’alto. La spiegazione è da ricercarsi nella scarsa informazione e formazione degli operatori e in un’errata valutazione dei rischi da parte di chi ha la responsabilità degli interventi. La nostra proposta introduce l’obbligo, per chi progetta, realizza o ristruttura edifici di garantire che i successivi interventi di manutenzione sulla copertura degli edifici medesimi, avvengano in condizioni di assoluta sicurezza. Ogni edificio dovrà possedere un documento tecnico che consenta agli operai di svolgere il proprio lavoro in piena sicurezza. Senza questo documento sarà impossibile operare: perché la salute è un diritto di tutti, ma è la prevenzione che fa la differenza e salva le vite umane.