Finché avrò forza continuerò a parlare di prevenzione. Fuori e dentro la Regione Lazio. Perché prenderci cura del nostro territorio e delle nostre abitazioni è l’unico modo per evitare nuove tragedie in futuro. Dopo l’approvazione della nostra legge regionale, ho cominciato a presentarla in giro per l’Italia, in tutte quelle regioni dove abbondano le zone sismiche 1 e 2.
Sono partito dalla Calabria, con gli amici di Confassociazioni, Lions Club Mediterraneo e Unicasa Italia. Un appuntamento presso la sede della Provincia di Catanzaro per illustrare i dettagli della legge numero 12 della Regione Lazio: messa in sicurezza delle abitazioni costruite prima del 1974 e incentivi per tutti quegli interventi che vanno a migliorare la sismicità delle abitazioni private.
Ho trovato una platea interessata e pronta a recepire le novità introdotte con la nostra legge: perché il terremoto non è casa d’altri e va affrontato con una visione globale del problema, nazionale. Con l’auspicio che la legge regionale del Lazio che porta il mio nome possa essere un modello da esportare anche nelle altre regioni e che, come ho detto a Catanzaro, il Governo centrale cominci a investire in maniera seria e concreta sulla prevenzione, mettendo a disposizione delle comunità risorse vere.
Un piano straordinario di messa in sicurezza dell’Italia che farebbe anche bene al nostro prodotto interno lordo. Solo così, rimettendo al centro la prevenzione, senza distinzioni di colore politico, potremo evitare nuove tragedie.
