PIROZZI (REGIONE LAZIO): DECRETO TERREMOTO, NESSUNO HA RISTRETTO IL CRATERE. NON SI CAPISCE LA GRAVITA’ DELLA SITUAZIONE
20/07/2018Riguardo al decreto terremoto di cui tanto si discute, al netto delle polemiche politiche, voglio sottolineare che nessuno e dico NESSUNO ha voluto considerare che il vero problema è quello che evidenziai a Gentiloni prima e a Conte poi quando venne in visita ad Amatrice: il Cratere é troppo ampio. La buona politica dovrebbe avere il coraggio di differenziare: ci sono Comuni che hanno avuto…
Pirozzi (Regione): Anagni, una tragedia che si poteva evitare
19/07/2018Non entro nella vicenda in quanto c’é una morte, e una famiglia che sta soffrendo alla quale va il mio più sentito abbraccio. Voglio solo ricordare però che ridare dignità alle persone significa garantirgli salute e sicurezza. Purtroppo questa è la prova, l’ennesima, del fallimento di un modello. Un modello centralizzato che non funziona e va ripensato. Bisogna decentralizzare e specializzare i reparti anche degli…
Non entro nella vicenda in quanto c’é una morte, e una famiglia che sta soffrendo alla quale va il mio più sentito abbraccio. Voglio solo ricordare però che ridare dignità alle persone significa garantirgli salute e sicurezza. Purtroppo questa è la prova, l’ennesima, del fallimento di un modello. Un modello centralizzato che non funziona e va ripensato. Bisogna decentralizzare e specializzare i reparti anche degli ospedali sparsi nei territori. Questo è quello che dico da oltre 20 anni. Purtroppo è solo il Presidente Zingaretti che può e deve invertire la rotta… Io di interrogazioni ne ho fatte tante, troppe, e certo continuerò a farne. Ma Presidente, sta a lei. Così Sergio Pirozzi in merito al decesso di Anagni. Pirozzi è consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): ESPROPRI AD AMATRICE, ZINGARETTI BATTA UN COLPO
18/07/2018Le speculazioni sono tutte uguali. E colgo l’occasione di vedere il Presidente Zingaretti in aula per portare alla sua attenzione un fatto grave. Come ho già denunciato, nella Legge di stabilità 2017 c’è un norma che vorrebbe obbligare i comuni all’esproprio dei terreni dove oggi sorgono i Sae (soluzioni abitative di emergenza). Scrissi al Commissario Paola De Micheli fin da subito (a gennaio 2018) per…
Le speculazioni sono tutte uguali. E colgo l’occasione di vedere il Presidente Zingaretti in aula per portare alla sua attenzione un fatto grave. Come ho già denunciato, nella Legge di stabilità 2017 c’è un norma che vorrebbe obbligare i comuni all’esproprio dei terreni dove oggi sorgono i Sae (soluzioni abitative di emergenza). Scrissi al Commissario Paola De Micheli fin da subito (a gennaio 2018) per ribadirle la nostra ferma opposizione, ma la nostra voce è evidentemente caduta nel vuoto. Lei Presidente sa benissimo che avevamo fatto un patto Stato-cittadini che presupponeva l’occupazione temporanea e il contratto d’affitto di questi terreni. Ora, con una lettera del 20 giugno, si cambiano le carte in tavola e si chiede di dare attuazione a quanto scritto nella Legge di stabilità. E nel decreto terremoto attualmente in discussione alla Camera, non è stato posto un freno a questa cosa. Nessun accenno. Dobbiamo togliere la possibilità alle future amministrazione di questi territori, al 95% a destinazione agricola, di riconvertirli a edificabili, evitando così future deturpazioni. Il Presidente conosce benissimo, perché abbiamo lavorato fianco a fianco per mesi, la spiccata vocazione turistica e ambientale dei comuni come Amatrice (siamo in un parco nazionale), il turismo, così come l’obbligo di ricostruire le abitazioni che c’erano prima. E lo ribadisco anche in questa sede, non accetteremo nessun esproprio né speculazioni. Ho parlato con il capo della Protezione civile, Angelo Borrelli, che si è impegnato a inserire almeno nel prossimo decreto, la facoltà – e non l’obbligo – per i comuni di acquisire i terreni. Faccio presente a chi non ha avuto la sfortuna di venire ad Amatrice, che solo il nostro comune ha oltre 530 case provvisorie. L’acquisizione al patrimonio tramite esproprio significa tra l’altro caricare i comuni di tantissime case, facendo passare un messaggio sbagliato: che non si ricostruisce più! Quelle opere sono provvisorie, e i terreni devono tornare nella disponibilità dei proprietari ripristinando lo stato dei luoghi com’erano prima che venissero installati i Sae. Altrimenti si rischia, ribadisco, fra 8-9 anni, che in questi territori inizi una speculazione. E di questo noi proprio non abbiamo bisogno. L’impegno che le chiedo, Presidente Zingaretti deve essere questo. Fermare questa cosa. Altrimenti quando si tradisce un patto con i cittadini, si porta le persone a non credere più a niente. Io mi auguro e aspetto una presa di posizione forte dal Presidente e sono convinto di avere l’appoggio dell’intera assise. Questo l’intervento di Sergio Pirozzi in aula durante la discussione per l’approvazione del piano del Parco naturale dell’Appia Antica. Pirozzi è consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): CASETTE DEL TERREMOTO, NO ALL’ESPROPRIO DEI TERRENI. PALAZZO CHIGI APRE LA STRADA ALLA SPECULAZIONE
13/07/2018Sta succedendo una cosa gravissima. Nella Legge di stabilità del dicembre 2017 è inserita una norma che richiede alla Protezione civile di sondare il terreno per un eventuale esproprio dei terreni su cui risiedono i SAE (strutture abitative di emergenza). Era una soluzione che avevamo già rifiutato a gennaio 2018, e che invece non solo non è stata stralciata ma anzi: gli si da attuazione…
Sta succedendo una cosa gravissima. Nella Legge di stabilità del dicembre 2017 è inserita una norma che richiede alla Protezione civile di sondare il terreno per un eventuale esproprio dei terreni su cui risiedono i SAE (strutture abitative di emergenza). Era una soluzione che avevamo già rifiutato a gennaio 2018, e che invece non solo non è stata stralciata ma anzi: gli si da attuazione aprendo così la strada alla futura speculazione. La Presidenza del Consiglio chiede alle Regioni, con una lettera datata 20 giugno, quanto gli costerebbe espropriare tutte le aree dove sono state realizzate le cosiddette “casette”. Il 95% di questi terreni è agricolo. Facile immaginare come basterebbe, in una futura amministrazione, cambiare la destinazione di questi terreni, aprendo la strada alla speculazione edilizia che deturperebbe i nostri borghi e non solo: per quanto riguarda Amatrice, inserita nel parco nazionale del Gran Sasso sarebbe un doppio scempio. È una vergogna, soprattutto perché si sta tradendo un patto fra Stato e cittadini, che avevano già optato per l’affitto di queste aree. Dichiaro che se questa decisione non verrà ritirata, in totale accordo con Filippo Palombini attuale sindaco di Amatrice, partirà una diffida scritta a Palazzo Chigi. E lotteremo con tutti i nostri mezzi per salvare le nostre terre da una seconda distruzione. Qui il link con il video-denuncia -> https://www.facebook.com/sergiopirozzisindaco/videos/966399763544057/ Questa la denuncia di Sergio Pirozzi. Pirozzi è consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): PICCOLI COMUNI, GRANDE SODDISFAZIONE: FINALMENTE ANCHE MATTARELLA PARLA DI “AREE MARGINALI”
«Le parole del Presidente Sergio Mattarella nel messaggio inviato in occasione della XVIII Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni, sono importantissime. Come ex sindaco ma soprattutto in qualità di Presidente dei Comuni dimenticati ritengo particolarmente significativo che il Presidente abbia sottolineato l’importanza della riqualificazione dei centri storici, del potenziamento dei servizi, della promozione del turismo e delle economie locali, della cura dell’ambiente. Molti dei piccoli borghi…
«Le parole del Presidente Sergio Mattarella nel messaggio inviato in occasione della XVIII Conferenza Nazionale Anci Piccoli Comuni, sono importantissime. Come ex sindaco ma soprattutto in qualità di Presidente dei Comuni dimenticati ritengo particolarmente significativo che il Presidente abbia sottolineato l’importanza della riqualificazione dei centri storici, del potenziamento dei servizi, della promozione del turismo e delle economie locali, della cura dell’ambiente. Molti dei piccoli borghi patrimonio d’Italia, infatti, vertono in uno stato di sofferenza da codice rosso, e hanno bisogno di tutta l’attenzione e il sostegno possibile. Soprattutto, sentir parlare il Presidente Mattarella di “aree marginali” del Paese, mi restituisce una speranza e un senso di giustizia verso tutte quelle zone per le quali, io come tanti sindaci del territorio, combattiamo tutti giorni. Finalmente gli ultimi rientrano negli interessi nazionali, aspettando di rientrare anche nell’agenda delle riforme. Da parte mia, sostegno pieno a tutta quella politica che vedrà intraprendere azioni concrete per andare rapidamente in direzione di quanto richiesto dal Presidente della Repubblica: “un riconoscimento pieno dei diritti di cittadinanza per i cittadini dei centri demograficamente minori”. Cittadini considerati, a oggi, di serie B a tutti gli effetti. Alle Sue parole mi permetto di aggiungere che è necessario agire tempestivamente per la conservazione dei servizi sanitari e scolastici, per l’incentivo di politiche fiscali diverse e gli investimenti nelle infrastrutture e nella viabilità. Sono temi a noi cari e per i quali personalmente mi sono battuto sia da sindaco che in campagna elettorale, e che infatti erano punti qualificanti del nostro programma di governo e sono oggi in cima alla mia agenda nell’azione legislativa che portiamo avanti all’interno del Consiglio regionale». Questo il commento di Sergio Pirozzi al messaggio inviato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Presidente dell’Anci, Antonio Decaro, in occasione della XVIII Conferenza nazionale Anci Piccoli comuni. Pirozzi è Presidente dei Comuni dimenticati oltre che consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): STADIO RIETI, RINGRAZIO LA COMMISSIONE PER AVER APPROVATO LA MIA RICHIESTA DI 300MILA EURO
10/07/2018«Sono felice di apprendere che la Commissione Lavori Pubblici abbia approvato all’unanimità il sub emendamento da me proposto che richiedeva 300mila euro da dedicare allo stadio “Manlio Scopigno” di Rieti. Come avevo segnalato, infatti, i fondi che ho richiesto in sede di Bilancio, sono indispensabili al Comune per adeguare lo stadio e dunque al Rieti calcio per partecipare alla serie C che si è duramente…
«Sono felice di apprendere che la Commissione Lavori Pubblici abbia approvato all’unanimità il sub emendamento da me proposto che richiedeva 300mila euro da dedicare allo stadio “Manlio Scopigno” di Rieti. Come avevo segnalato, infatti, i fondi che ho richiesto in sede di Bilancio, sono indispensabili al Comune per adeguare lo stadio e dunque al Rieti calcio per partecipare alla serie C che si è duramente conquistato. Questi fondi testimoniano che, come dico sempre, solo se conosci puoi fare la differenza. Mio compito da consigliere infatti, è proprio quello di portare a conoscenza della Regione vicende ed esigenze altrimenti sconosciute all’attenzione della politica. Ringrazio dunque la commissione per aver appoggiato la mia proposta».
Precisa così Sergio Pirozzi, in risposta al comunicato del Consiglio regionale del Lazio sui Lavori della Commissione Lavori pubblici, infrastrutture, mobilità e trasporti. Pirozzi è consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): APPROVATI IN COMMISSIONE STRUMENTI PER ACCESSO AL CREDITO PER LE MICRO IMPRESE
«Insieme ai colleghi del Movimento 5 Stelle, Valentina Corrado, Devid Porrello, Francesca De Vito, abbiamo ottenuto l’inserimento nel Piano Annuale delle attività 2018 di Lazio Innova, la messa a disposizione di maggiori strumenti per le micro imprese nell’accesso al credito. Il risultato, che abbiamo ottenuto con l’unanimità delle commissioni Bilancio e Attività Produttive – e con il parere favorevole dell’assessore Manzella – interessa potenzialmente circa…
«Insieme ai colleghi del Movimento 5 Stelle, Valentina Corrado, Devid Porrello, Francesca De Vito, abbiamo ottenuto l’inserimento nel Piano Annuale delle attività 2018 di Lazio Innova, la messa a disposizione di maggiori strumenti per le micro imprese nell’accesso al credito. Il risultato, che abbiamo ottenuto con l’unanimità delle commissioni Bilancio e Attività Produttive – e con il parere favorevole dell’assessore Manzella – interessa potenzialmente circa 400.000 aziende ed è un punto di partenza per il rilancio dell’economia del Lazio. Le micro imprese sono infatti il cuore dell’economia laziale: artigiani, commercianti, piccole aziende fino a nove dipendenti, spesso a gestione familiare, finora hanno dovuto combattere per sopravvivere senza nessun aiuto. Grazie a questo provvedimento, le cose iniziano a cambiare». Lo comunica Sergio Pirozzi, consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): LUNEDI ALLE 16 PRESIDENTE INGV IN COMMISSIONE RICOSTRUZIONE. CONVOCHERO’ TUTTI I VERTICI E METTEREMO IN SICUREZZA L’ITALIA
06/07/2018«Per la prima volta in Regione sentiremo il presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia), il professor Carlo Doglioni. Lunedì alle 16 su mia richiesta verrà in audizione in Commissione Ricostruzione e Grandi rischi e parleremo dettagliatamente di tutte quelle situazioni a rischio sismico del nostro Paese e analizzeremo proposte operative concrete da cui partire a lavorare. La situazione è drammatica perché siamo abituati…
«Per la prima volta in Regione sentiremo il presidente dell’Ingv (Istituto nazionale di Geofisica e vulcanologia), il professor Carlo Doglioni. Lunedì alle 16 su mia richiesta verrà in audizione in Commissione Ricostruzione e Grandi rischi e parleremo dettagliatamente di tutte quelle situazioni a rischio sismico del nostro Paese e analizzeremo proposte operative concrete da cui partire a lavorare. La situazione è drammatica perché siamo abituati ad agire nell’emergenza ma mai con anticipo. Tutto il Centro Italia attualmente attende fondi, smaltimento di tonnellate di macerie, via libera alla ricostruzione. Noi invece vogliamo lavorare sulla prevenzione. Affinché tragedie come quella toccata a noi e a tante altre comunità non ci colgano impreparati e ci consentano di salvare vite. Insieme possiamo. Sarà solo la prima di un ciclo di audizioni. È mia intenzione infatti convocare i vertici di tutte le professionalità che sono coinvolte e responsabili della progettazione di una regione antisismica. Ci faremo laboratorio per l’Italia. Ci metteremo a lavoro con tecnici, professori, ministri, sindaci, e chiunque possa contribuire a mettere in sicurezza il nostro amato Paese». Lo annuncia Sergio Pirozzi, consigliere regionale, Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio, ed ex sindaco di Amatrice.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): RIAPRIRE IL SAN GIACOMO AL PIU’ PRESTO. TANTE LE VITE CHE SI POTREBBERO SALVARE
04/07/2018«Dieci anni di abbandono, due milioni di affitto pagati dalla Regione Lazio ogni anno, 400mila potenziali pazienti giornalieri lasciati senza struttura sanitaria. Questa è la situazione dell’ex ospedale San Giacomo di Roma, situato al centro storico di Roma, e per il quale con una mozione depositata ieri ho richiesto l’immediata riapertura. Sono stati diversi negli anni i cambi di destinazione d’uso ipotizzati, ma gli immobili…
«Dieci anni di abbandono, due milioni di affitto pagati dalla Regione Lazio ogni anno, 400mila potenziali pazienti giornalieri lasciati senza struttura sanitaria. Questa è la situazione dell’ex ospedale San Giacomo di Roma, situato al centro storico di Roma, e per il quale con una mozione depositata ieri ho richiesto l’immediata riapertura. Sono stati diversi negli anni i cambi di destinazione d’uso ipotizzati, ma gli immobili del 1300 sono ancora lì, vuoti, a consumare energia elettrica e fondi pubblici (come apparso oggi sul quotidiano il Tempo, infatti, apprendo che la Regione paga ancora bollette e custode) per quella che un tempo era un’eccellenza in diversi campi. I danni per la comunità, causati dall’indifferenza e dall’immobilismo verso questa situazione, sono enormi. A cominciare dalla popolazione residente e lavorativa che deve confluire in altri ospedali, intasandoli e creando disservizi gravi, come tutti sappiamo e come molti pagano sulla propria pelle. Parliamo di una zona, il I Municipio, con la più alta densità di incidenti tra motorini, pedoni e biciclette. Considerato che il tempo medio di percorrenza con auto propria per accedere a uno dei tre Pronto soccorso del triangolo Santo spirito-Policlinico-San Giovanni è di oltre un’ora, con possibilità di sfiorare le due ore in caso di congestione del traffico, aumentando i rischi per le persone in codice rosso che devono essere trattate immediatamente. Davvero la Regione se la sente di addossarsi la responsabilità di queste vite umane? Se si, sarà mia cura monitorare e presentare a questa Giunta una lista puntuale e sempre aggiornata di chi avrebbe potuto essere salvato e che invece è deceduto per non essere riuscito a raggiungere in tempo gli altri ospedali». Così Sergio Pirozzi, consigliere regionale e Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio.
PIROZZI (REGIONE LAZIO): IL DECRETO DIGNITA’ PENSI AI LAVORATORI DISABILI E AI DISOCCUPATI OVER 40
«Colgo l’occasione per complimentarmi con i vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini per il lavoro che stanno facendo con il decreto dignità. Ma rivolgo a loro un appello e chiedo: che garanzie sono previste per i lavoratori disabili e per chi viene licenziato a 50 anni nel documento? Porto un esempio che mi sta particolarmente a cuore: 1500 lavoratori, di cui il…
«Colgo l’occasione per complimentarmi con i vicepresidenti del Consiglio Luigi Di Maio e Matteo Salvini per il lavoro che stanno facendo con il decreto dignità. Ma rivolgo a loro un appello e chiedo: che garanzie sono previste per i lavoratori disabili e per chi viene licenziato a 50 anni nel documento? Porto un esempio che mi sta particolarmente a cuore: 1500 lavoratori, di cui il 30 per cento lavoratori disabili, sono a rischio licenziamento senza alcuna prospettiva futura. La loro colpa? Appartenere a un consorzio di cooperative nel cui cda era presente Salvatore Buzzi. Poco importa che appena venuto fuori il coinvolgimento di questa persona nell’inchiesta di Mafia Capitale, il Consorzio sociale Coin società cooperativa sociale l’abbia immediatamente estromesso e si sia subito costituita parte civile. Poco importa che sia stato accertato che la cooperativa non ha in alcun modo guadagnato dalla presenza o dagli affari di Buzzi (anzi, semmai è evidente il contrario). O che l’estraneità di Coin sia stata accertata con una sentenza. E poco importa se, pur non essendo coinvolti nell’inchiesta, l’intera governance sia stata sostituita con persone terze: sulle cooperative sociali volte all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate, nella stragrande maggioranza disabili, continua a pendere un’interdittiva che la sta facendo cadere in rovina. Non potendosi aggiudicare nuovi appalti né in alcun modo procurarsi nuovo lavoro, Coin è infatti condannata licenziare a breve tutti i suoi soci lavoratori, i quali si troveranno a 50anni (in media) per strada e con le famiglie da mantenere. La cosa è resa ancora più grave se si pensa che lo scopo per cui il consorzio è stato costituito era proprio quello d’inserire nel mondo del lavoro persone svantaggiate. Proprio perché, come suggerisce il decreto del governo, il lavoro è dignità. Che prospettive ci sono per persone in tali situazioni? Mi auguro che il ministro del Lavoro e dello Sviluppo Economico e il ministro dell’Interno, vogliamo interessarsi anche a situazioni al limite come queste. Il mondo della disabilità così come della disoccupazione over 40, sono mondi in codice rosso per i quali è richiesta la massima urgenza e il massimo interesse, da esprimere attraverso misure reali. La prima potrebbe essere proprio ripristinare i diritti di queste persone e delle loro cooperative, restituendogli la loro dignità e il loro futuro». Così scrive in una nota Sergio Pirozzi, consigliere regionale e Presidente della XII Commissione (Tutela del territorio, erosione costiera, emergenze e grandi rischi, protezione civile, ricostruzione) del Consiglio regionale del Lazio e presidente del Movimento dello Scarpone.
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